Certosa di Vedana e Girolamo Segato

Lungo il cammino


La Certosa di Vedana (riferimento 1 sulla cartina)

Le prime testimonianze della presenza di un ospizio a Vedana di Sospirolo risalgono al basso medioevo. La valle del Cordevole era, infatti, una trafficata via di collegamento tra il Tirolo e Venezia. Vi transitavano per lo più commercianti, che trovavano assistenza nel sistema di accoglienza costituito dagli ospizi di Agre, Candaten, Vedana e San Gottardo. Gli immobili appartenevano al Capitolo dei Canonici di Belluno che, nei secoli successivi, riscontrarono problemi nella gestione economica a causa delle scarse rendite. Per questo, nel 1457, si decise di affidare la gestione delle strutture ai monaci Certosini, con l’obbligo di continuare l’assistenza ai pellegrini. Da quel momento iniziarono i lavori di costruzione della Certosa di Vedana, che continueranno per molto tempo. Venne costruita subito la chiesa, successivamente le celle. Nel 1768 il Senato Veneto adottò dei provvedimenti di soppressione nei confronti del clero. I monaci di Vedana furono compresi in queste nuove misure e furono costretti ad abbandonare la Certosa. Il monastero viene quindi acquistato da un patrizio veneziano, che lo affitta alla famiglia Segato, per utilizzarlo come fattoria. Fu in questo periodo che nacque tra quelle mura Girolamo Segato. Nel 1882 i Certosini ripresero possesso della Certosa, distinguendosi per l’aiuto ai più bisognosi: fino al secondo dopoguerra i poveri ricevevano quotidianamente una porzione di minestra nel cortile del monastero. I Certosini lasciarono Vedana nel 1977, e da allora vari ordini si sono succeduti. Attualmente la Certosa è occupata dalle Suore Adoratrici perpetue del Santissimo Sacramento.

 

Girolamo Segato    

Girolamo Segato (Sospirolo, 13 giugno 1792Firenze, 3 febbraio 1836) fu un naturalista, cartografo ed egittologo. Nacque nella Certosa di Vedana, dove la sua famiglia gestiva un’azienda agricola. Da bambino manifestò un carattere riflessivo e poco socievole, passando anche dei periodi in volontario isolamento. Durante l’adolescenza, la natura che circonda la Certosa fece nascere in Girolamo diversi interessi: inizialmente praticò la caccia e la pesca, ed imparò a nuotare nel Lago di Vedana; successivamente, sotto la guida del parroco di Sospirolo, iniziò ad approfondire la chimica, la mineralogia e la botanica. Proseguì gli studi al Liceo di Belluno, dove ebbe come insegnante il celebre naturalista Tommaso Antonio Catullo. La soppressione del Liceo lo spinse ad allargare le sue prospettive di studio e lavorative. Fu così che grazie ad una grossa azienda commerciale poté recarsi in Egitto. Visitò gran parte del paese, descrivendo monumenti antichi e paesi allora ancora sconosciuti. Fece anche degli scavi archeologici attorno ad una piramide ed inviò il materiale in Germania. Questi reperti costituirono la base su cui si fondò il Museo Egizio di Berlino.  lo studio della mummificazione della civiltà egizia, portò Segato a scoprire una tecnica di mineralizzazione dei tessuti umani assolutamente unica. Applicò queste sue scoperte a parti di anatomia umana, permettendo la conservazione del colore e dell’elasticità del tessuto. Fu per questo soprannominato il “pietrificatore”. Tuttavia, La società del tempo cominciò a guardarlo con sospetto e fu accusato di magia. Distrusse così tutti i suoi appunti, portando nella tomba il segreto della pietrificazione dei corpi. Ancora oggi non si è giunti a capire completamente questo processo.