Cai Sezione di Feltre

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Un sentiero è ricordo di chi lo ha percorso; talvolta è fatica, talvolta è gioia o via di fuga o, ancora, occasione di incontro, unione tra punti lontani, via di passaggio verso un luogo di affetti o di lavoro, un crocevia per trasportare beni: …legna, fieno, armenti…

Un sentiero è la storia di un territorio e della sua gente!

E cos’è in fondo un cammino, se non un insieme di sentieri e vie uniti tra loro da un lungo, invisibile, filo?

Percorrendo i sentieri e i tratti di strada del Cammino Sospirolese, con l’entusiasmo di un bambino che ogni cosa vede bella e subito la sente avvolgersi nell’animo, si possono scoprire e apprezzare luoghi ameni, antiche contrade, scorci di case curate, come è d’uso in questi territori.
E ancora volgendo lo sguardo un po’ più in alto, lungo i crinali della montagna, lassù, lassù fino alla sommità delle cime, l’escursionista coglie il vero e autentico senso di una natura spontanea, quasi selvaggia e un immenso silenzio, che solo i Monti del Sole infondono con la medesima naturalità di un tempo ormai lontano.

Poi, un po’ più a Ovest, le terminali balze delle Alpi Feltrine degradano verso il torrente Mis e sempre lassù, in alto, corrono oltre 200 chilometri di sentieri, a volte facili, a volte impervi, a volte attrezzati, ma costantemente curati e percorribili per merito dell’impegno e del lavoro di decine di volontari del CAI Feltre.

Questo lungo reticolo di percorsi rappresenta l’insieme dei sentieri della Sezione di Feltre del Club Alpino Italiano, una Sezione gloriosa, fondata nel 1922, tra le più grandi in Italia con i suoi quasi 3.000 soci in prevalenza sparsi ai piedi di queste montagne, che a Ovest cominciano sul torrente Cismon, a est terminano con i meravigliosi Monti del Sole e a Sud comprendono il Massiccio del Grappa.

Con ammirazione plaudo allo spirito di iniziativa dei tanti appassionati di montagna di Sospirolo, con cui il CAI Feltre collabora da anni, perché la montagna unisce e trasmette emozioni e nell’unione di intenti è luogo di riflessione interiore.

All’escursionista che lentamente percorrerà questi luoghi del C.U.O.R.E. (Camminare, Udire, Osservare, Riflettere, Emozionarsi), auguro di riportare nei Suoi luoghi di residenza il ricordo dei sentieri qui percorsi, che sono la storia di un bellissimo territorio e della sua gente laboriosa.

Angelo Ennio De Simoi
Presidente CAI Feltre